Le università diventano incubatori. Tre casi di innovazione sociale

Colasanti, Nathalie and Frondizzi, Rocco and Huber, Andrea and Bitetti, Leandro (2017) Le università diventano incubatori. Tre casi di innovazione sociale. Sviluppo e Organizzazione.

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Abstract

La società odierna è caratterizzata da un elevato grado di incertezza e dinamismo e dalla crescente consapevolezza che gli strumenti tradizionali di risposta ai bisogni sociali non siano sempre in grado di raggiungere i propri obiettivi. Allo stesso tempo, si è affermato un nuovo concetto di innovazione, l’innovazione sociale, che adotta una prospettiva inclusiva e collaborativa al fine di soddisfare i bisogni sociali più complessi. L’innovazione sociale non è appannaggio esclusivo di un unico settore, anzi riesce al meglio quando diversi attori provenienti da tutti i settori (pubblico, privato, no-profit) collaborano tra di loro. In parallelo, osserviamo come le università abbiano introdotto una ‘terza missione’ all’interno della propria strategia, puntando a divenire ponti tra la scienza e la società, creando reti informali e attivando rapporti di cooperazione con le comunità che le circondano, con la prospettiva di contribuire allo sviluppo socio-economico del territorio. Di conseguenza, le università si trasformano in incubatori di innovazione sociale, valorizzando tutto il potenziale delle proprie risorse e dei propri network. L’obiettivo di questo articolo sarà di indagare sulle azioni effettivamente messe in atto dalle università in questo senso, valutandole in base al modello relativo agli incubatori di imprese sociali (Carrera et al., 2008) e determinando la relativa fase del loro ciclo di vita. Dopo una sezione introduttiva, sarà effettuata una literature review sui concetti di innovazione sociale e di ‘terza missione’ e, in seguito, sarà introdotto il modello teorico di riferimento. Successivamente saranno presentati i casi relativi a tre università (Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, il polo universitario del Cantone Ticino, ESADE), valutandone le attività ed effettuando una comparazione per quanto riguarda il loro posizionamento all’interno del ciclo di vita degli incubatori.

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