Diversità culturale nel Curriculum. Come un quadro concettuale umanistico può sostenere, in contesti multiculturali, la formazione in terapia occupazionale

Moller, Matthias (2013) Diversità culturale nel Curriculum. Come un quadro concettuale umanistico può sostenere, in contesti multiculturali, la formazione in terapia occupazionale. Giornale Italiano di Terapia Occupazionale (10/11). pp. 26-31.

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Abstract

La Svizzera italiana, conosciuta anche come Ticino, è la più piccola delle tre principali regioni linguistiche della Svizzera, e si situa all’interfaccia di influenze culturali provenienti sia da Nord che da Sud. Dei 330.000 abitanti circa, più del 25% provengono da altri paesi. Per questo, il Ticino è senz’altro una regione con una particolare caratteristica multiculturale. In occasione dell’accademizzazione della professione della terapia occupazionale, nell’anno 2006 in Ticino è stato concepito e attivato un corso di laurea in terapia occupazionale che si caratterizza per il suo approccio interdisciplinare: quasi un quarto della formazione è costituita da un’offerta formativa che include tutti i tre corsi di laurea del dipartimento (terapia occupazionale, fisioterapia e cure infermieristiche). Oltre alla diversità culturale geografica, emerge anche la questione della diversità delle culture professionali e di quanto siano compatibili tra loro. Considerando queste condizioni che si trovano in un area geografica piuttosto piccola, il Dipartimento Sanità della Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana (SUPSI), che gestisce la formazione, si impegna nell’integrare questa sfida nel suo programma di studio. Il testo vuole mostrare con alcuni esempi come si cerca di collaborare in modo interdisciplinare con i vari agenti, descrivendo la diversità culturale locale sui vari livelli del contesto specifico. Un quadro concettuale teorico basato sulla tradizione umanistica, che funge da modello ispiratore per il Dipartimento sanità e i suoi tre corsi di laurea, è ritenuto utile e appropriato per gestire in modo positivo questa sfida. L’applicazione di un tale quadro concettuale richiede una buona capacità riflessiva da parte dei professionisti e la loro apertura nel modificare il ruolo da “insegnante classico” in un ruolo dove l’insegnante diventa il “facilitatore dell’apprendimento”. Il testo porta tre esempi concreti che mostrano come nel corso di laurea in terapia occupazionale e nel team di docenti, grazie all’orientamento verso il quadro concettuale umanistico, il tema della multiculturalità è stato integrato, e Cosa significa concretamente per il singolo collaboratore

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