Frana di Cerentino - Analisi di instabilità del fronte di frana e scenari di espandimento in alveo

Ambrosi, Christian and Molinari, Monia Elisa and Pozzoni, Maurizio (2012) Frana di Cerentino - Analisi di instabilità del fronte di frana e scenari di espandimento in alveo. Technical Report UNSPECIFIED , Canobbio.

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Abstract

Scopo del presente lavoro è quello di definire e verificare i possibili scenari di collasso del fronte della frana di Cerentino e le possibili conseguenze sul deflusso della Rovana. Il dissesto franoso di Cerentino consiste in uno scivolamento profondo attivo limitato a monte da una scarpata in roccia molto evidente. Il piede del dissesto è confinato dal torrente Rovana che scorre in direzione SW - NE e che delimita l’unghia del corpo di frana stesso. Le analisi morfologiche, i rilievi di terreno e l’analisi dei dati di spostamento (distribuzione ed entità degli spostamenti), raccolti su tutta l’area tramite la rete di monitoraggio (punti Meyer 1980-2003, distanziometro IST dal 1988, punti SF dal 1997, teodolite automatico dal 2007), hanno permesso di delimitare in maniera sufficientemente chiara l’attuale perimetro e le caratteristiche morfologiche (scarpate ed accumuli) del dissesto. Il presente rapporto si concentra sul settore frontale della frana, che presenta velocità di spostamento nettamente superiori rispetto alla parte superiore dell’accumulo e dove potrebbero verificarsi fenomeni di collasso in massa che andrebbero a invadere l’alveo della Rovana (evento 1978). Il settore frontale infatti, in passato ha vissuto fasi di riattivazione dei fenomeni di dissesto. A titolo di esempio ricordiamo la riattivazione della frana di Caüzz avvenuta in conseguenza delle alluvioni del 1978 e del 1979 i cui danni furono ben descritti nel rapporto redatto dallo studio Baumer nel 1980. Le case della frazione Caüzz erano crollate e i muri di sostegno presentavano numerose crepe. La casa comunale di Cerentino era interessata da importanti movimenti, cosi come la casa patrizia del dr. Casserini, mentre la chiesa parrocchiale non mostrava evidenze di alterazioni. L’individuazione degli scenari e delle corrispondenti volumetrie è stata condotta attraverso un aggiornamento della cartografia della frana sulla base del modello digitale del terreno a 2 m, associata alla raccolta dati e verifiche di terreno, all’analisi dei dati di monitoraggio e alla costruzione di un modello geologico tecnico su cui sono state condotte alcune verifiche di stabilità secondo modelli di calcolo alle differenze finite. Degli scenari individuati è stata effettuata una verifica dell’espandimento con lo scopo di definire le aree di invasione del materiale e gli spessori degli accumuli.

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