La visualizzazione grafica dei flussi

Gli strumenti del design dell’informazione per l’analisi del tessuto urbano

L’interesse per lo studio dei flussi di merci e di persone ha origini antiche. I primi elaborati grafici di cui è rimasta traccia risalgono al XVIII secolo, quando statistici e ingegneri elaborarono dei sistemi di rappresentazione, in uso ancora oggi (come i grafici a barre e a linee1), al fine di comprendere andamenti geo-politici e commerciali. Sin da quel tempo era chiaro che l’utilizzo di opportune visualizzazioni grafiche avrebbe permesso di identificare pattern, trend e relazioni non percepibili attraverso i dati grezzi.

Negli ultimi anni, in seguito alla repentina crescita della popolazione e al conseguente incremento dell’urbanizzazione2, sta diventando sempre più importante per le amministrazioni e la cittadinanza poter usufruire di strumenti che permettano di comprendere i flussi che attraversano le città. Per assolvere a questo bisogno si può disporre di enormi quantità di dati generati attraverso l’uso di smartphone, automobili ed altri apparecchi interconnessi. Inoltre, computer dalle capacità di elaborazione sempre più elevate e tecnologie web pervasive offrono l’opportunità di elaborare e condividere in rete elaborazioni grafiche complesse e costantemente aggiornate.

Tra i flussi del contesto urbano maggiormente indagati da ricercatori e designer vi sono quelli relativi alla mobilità a basso impatto ambientale. Le ricerche in questo ambito si concentrano in particolare sull’analisi della frequenza d’uso, delle rotte percorse e dei tempi impiegati da mezzi pubblici e servizi di car e bike sharing. I sistemi di visualizzazione utilizzati hanno essenzialmente il compito di rendere comprensibili le caratteristiche d’uso dei mezzi, mettendo in luce gli agenti esterni che le influenzano, come il momento del giorno, le condizioni atmosferiche e l’andamento del traffico.

Il progetto Visualizing MBTA Data, sviluppato nel 2014 dagli ingegneri Mike Barry and Brian Card, appartiene a questo filone d’indagine e consiste in una pagina web che offre una visione globale del servizio pubblico offerto dalla metropolitana di Boston. Esso analizza tre aspetti principali: gli orari dei treni3, l’afflusso di persone nelle stazioni e gli effetti generati dalle relazioni tra i due.

Visualizing MBTA Data. Mike Barry, Brian Card (2014)

Visualizing MBTA Data. Mike Barry, Brian Card (2014)

La grande densità delle informazioni presentate e l’uso di rappresentazioni analitiche rende il prodotto finale principalmente adatto per un pubblico esperto. Esso sottolinea i ritardi, le soppressioni dei treni e altre criticità, che possono così essere meglio comprese e risolte da parte dell’azienda di trasporti.

Il progetto di ricerca cf. city flows, anch’esso molto denso di informazioni, mappa l’utilizzo del servizio di bike sharing in tre tra le più grandi città mondiali e si rivolge principalmente ai comuni cittadini. L’installazione interattiva è stata realizzata nel 2016 dal ricercatore Till Nagel e dal designer Christopher Pietsch presso lo Urban Complexity Lab di Potsdam (Germania). Essa si propone di accrescere l’interesse della gente verso l’uso di mezzi di trasporto ecosostenibili attraverso un sistema articolato di rappresentazioni simultanee dei flussi nelle città di New York, Londra e Berlino.

cf. city flows. Flussi di biciclette pubbliche a Londra. Till Nagel, Christopher Pietsch. Urban Complexity Lab, FH Potsdam (2016)

cf. city flows. Flussi di biciclette pubbliche a Londra.
Till Nagel e Christopher Pietsch, University of Applied Sciences Mannheim. Urban Complexity Lab, FH Potsdam (2016)

Il progetto è costituito da tre tipologie di visualizzazione: la mappa completa di tutti i percorsi, le molteplici mappe dei percorsi verso e dalle singole stazioni e un pannello di controllo con i dettagli sull’uso delle biciclette pubbliche nelle singole città. Tra le tante informazioni, esso permette di individuare gli orari di maggior affluenza, i luoghi più attrattivi e la tipologia di utenza4.

L’approccio alla visualizzazione è di tipo immersivo. L’osservatore si accosta innanzitutto alle mappe aeree, dal grande impatto visivo ma con evidenti distorsioni grafiche, per poi essere guidato verso un percorso di scoperta dei dati sempre più puntuale e analitico.

L’analisi visuale dei flussi ha ancora molte potenzialità che possono essere espresse. Nello specifico, vi è grande attenzione verso l’individuazione di nuovi modelli visuali, che possano rivelare le dipendenze tra molteplici caratteristiche del panorama urbano, e supporti interattivi, che possano favorire una maggiore interazione con la visualizzazione.

Seven days of carsharing. Mappa dei percorsi durante la settimana. Matteo Azzi, Daniele Ciminieri, Tommaso Elli, Emilio Patuzzo, Alessio Sciascia, Giorgio Uboldi. DensityDesign Lab, Politecnico di Milano (2014).

Seven days of carsharing. Mappa dei percorsi durante la settimana.
Matteo Azzi, Daniele Ciminieri, Tommaso Elli, Emilio Patuzzo, Alessio Sciascia, Giorgio Uboldi. DensityDesign Lab, Politecnico di Milano (2014).

Seven days of carsharing. Visione globale dell’uso delle auto durante la settimana.
Matteo Azzi, Daniele Ciminieri, Tommaso Elli, Emilio Patuzzo, Alessio Sciascia, Giorgio Uboldi. DensityDesign Lab, Politecnico di Milano (2014).

Per il design dell’informazione sembra prospettarsi un ruolo chiave nel dibattito sulle politiche per lo sviluppo della città. In tale dibattito, in seguito alla pubblicazione di numerosi progetti su piattaforme web e riviste cartacee, si rivela l’intenzione di rendere maggiormente partecipi le persone comuni. Da ciò ne deriva, oltre alla crescente responsabilità da parte dei professionisti della rappresentazione grafica, anche la formulazione di nuovi obiettivi informativi. Tra gli altri, i timori per la condizione ambientale, in contrasto con il costante sviluppo delle città, portano allo studio di soluzioni grafiche che rendano gli utenti maggiormente consapevoli delle proprie abitudine di spostamento e che incentivano i comportamenti sostenibili.

Uno dei maggiori ostacoli all’ottenimento di questo tipo di obiettivo è rappresentato oggi dalla ancora scarsa presenza di dati liberi. Sebbene molte municipalità e aziende di trasporto abbiano deciso di rilasciare i propri dati con licenze d’uso libere, ed esistano associazioni no-profit che incoraggiano gli enti ancora scettici a fare altrettanto5, i dati a disposizione restano ancora relativamente limitati.

I progetti come quelli descritti in questo articolo dimostrano però che la pubblicazione dei dati può portare notevoli vantaggi per l’azienda. In particolare, essa può dotarsi di sistemi di visualizzazione innovativi ed efficaci, comprendere i possibili margini di miglioramento dei servizi offerti ed ottenere grande visibilità attraverso il web ed altri media.

 

Note
1. Uno dei maggiori contributi ai sistemi di rappresentazione di dati è stato l’Atlante Politico e Commerciale, realizzato nel 1786 dello statistico e ingegnere scozzese William Playfair.
2. Secondo il rapporto del 2014 delle Nazioni Unite il 54% della popolazione vive in aree urbane. Nel 2050, si prevede che tale percentuale salirà al 66%.
3. La rappresentazione grafica dell’orario dei treni della metropolitana di Boston si ispira all’orario dei treni di Parigi realizzato da Étienne-Jules Marey nel 1885.
4. A Berlino l’uso della bicicletta è maggiore rispetto a quello di Londra e New York. I principali utenti dei servizi di bike sharing non sono però i residenti, ma i turisti.
5. Tra le associazioni che promuovono la pubblicazione di dati e informazioni libere vi sono l’Open Knowledge International, l’Open Data Institute e numerose associazioni Open Data locali.

Giovanni Profeta

È assistente di ricerca presso il Laboratorio cultura visiva-Interaction Design Lab della Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana (SUPSI), dove sviluppa progetti di ricerca applicata nell’ambito della visualizzazione dei dati e dell’interaction design. Attualmente è dottorando in Design presso il laboratorio di ricerca DensityDesign del Politecnico di Milano.