Raccomandazioni per la prevenzione delle lesioni da decubito

Marata, Anna Maria and Cavicchioli, Andrea (2004) Raccomandazioni per la prevenzione delle lesioni da decubito. Dossier (94). Regione Emilia Romagna - Agenzia Sanitaria Regionale, Bologna, Italia. ISBN 1591-223X

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Abstract

Le lesioni da decubito sono aree di danno localizzato alla cute e ai tessuti sottostanti, causato da pressione, frizione e taglio. Hanno come determinanti: • fattori predisponenti legati alle caratteristiche del paziente (ipotrofismo, malnutrizione, diabete, ipoperfusione, pelle esposta costantemente all’umidità, alterata percezione sensoriale, mobilità limitata, età); • fattori direttamente legati alle modalità assistenziali adottate durante l’ospedalizzazione (effetti collaterali di farmaci, interventi chirurgici, prolungato allettamento) (Grilli, 2002). Così come il monitoraggio di altri eventi avversi, la sorveglianza della loro incidenza rappresenta un aspetto importante - ma spesso trascurato - del grado di attenzione che un servizio sanitario riesce a esprimere nei confronti dei propri pazienti. Le lesioni da decubito rappresentano infatti un problema rilevante: provocano disagio e dolore, rallentano il processo di guarigione, prolungano la degenza, aumentano la morbilità, la mortalità e i costi. Anche dal punto di vista epidemiologico si tratta di un fenomeno importante: da ricerche condotte a livello nazionale e internazionale emergono frequenze variabili da un minimo del 4% a un massimo del 34% a seconda del disegno di studio (prevalenza o incidenza), delle modalità di rilevazione adottate, della tipologia di pazienti considerati (Grilli, 2002). I risultati di un’indagine condotta nel 2000 nelle Aziende sanitarie dell’Emilia-Romagna indicano una prevalenza complessiva delle lesioni da decubito nei pazienti ricoverati pari al 7,1% ed evidenziano alcuni elementi problematici. In particolare, la prevalenza di queste lesioni al netto dell’effetto del case mix è risultata essere molto variabile tra le Aziende (dal 2,9% al 9,7%), dato che verosimilmente indica una diversa capacità a livello aziendale di adottare adeguate misure di prevenzione (Grilli, 2002). Infatti, la prevenzione delle lesioni da decubito richiede la disponibilità di strumenti tecnici adeguati, ma anche un contesto di cultura professionale attenta al fenomeno e capace di identificare i pazienti a rischio (adottando per esempio specifici strumenti, come le scale di valutazione Braden e Norton), e un contesto organizzativo in grado di mantenere pratiche di nursing - quali il periodico cambio posturale del paziente - in sé semplici ma talvolta onerose, soprattutto per la cronica carenza di personale infermieristico.

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