Les indices pronostiques dans les Soins intensifs. Point de vue clinique et philosophique

Bernegger, Guenda and Malacrida, Roberto (2007) Les indices pronostiques dans les Soins intensifs. Point de vue clinique et philosophique. In: Rossi, Ilario, (ed.) Prédire et prévoir la maladie. De la divination au pronostic. Aux lieux d’être, Montreuil, pp. 289-308.

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Abstract

Una riflessione a due voci sul tema della prognosi nel contesto specifico della medicina intensiva. Al centro del contributo si colloca la problematizzazione del ruolo giocato dai sistemi di valutazione delle probabilità di morte o di guarigione del paziente attraverso indici prognostici. Allargando il proprio campo di potere, raffinando cioè le proprie tecniche, la medicina intensiva ha altresì visto accrescersi la necessità di prevedere con quanta più precisione possibile le chances di guarigione e i rischi di morte dei propri pazienti, per poter valutare fino a che punto una terapia sia da considerarsi necessaria e appropriata, e a partire da che punto vada invece ritenuta troppo aggressiva. Gli sforzi prognostici si rivelano così essere, nel contesto in questione, prevalentemente finalizzati alle decisioni terapeutiche. Al contempo, essi sono però anche tesi a rispondere alla domanda del malato e dei suoi famigliari circa il come andrà a finire. Il contributo prende in esame la specifica modalità di prognosi usata in medicina intensiva, analizzandone i punti di forza e i limiti, le implicazioni nella pratica terapeutica e nella relazione al malato e ai famigliari. Emergerà allora come gli strumenti di valutazione di cui si dispone – «scoring sistem» che si appoggiano su variabili prestabilite e standardizzare, in cui la gravità della malattia è solitamente definita come la possibilità di morte durante la degenza ospedaliera – possano fornire unicamente risposte in termini statistici, poco determinanti, in ultima istanza, per decidere dell’opportunità di proseguire o sospendere una terapia. Sapere che il paziente appartiene a un certo gruppo di gravità e, rispettivamente, di sopravvivenza e di guarigione, ancora non offre alcuna conoscenza precisa del destino che gli è riservato. Se l’uso di indici prognostici in medicina intensiva si presenta come una tra le molteplici modalità di previsione attinenti all’ambito della malattia, analogamente a queste altre inscritto in un sistema di interpretazione dei segni di cui solo gli iniziati conoscono linguaggio e regole, tale forma prognostica presenta però – in quanto fondata su criteri statistici – delle caratteristiche singolari che meritano di essere interrogate. I problemi che il farne uso comporta sono altresì discussi.

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