Polveri fini e smog invernale

Schumacher, Katharina and Colombo, Luca (2005) Polveri fini e smog invernale. Dati – statistiche e società, 1. pp. 67-71. ISSN 1424-9790

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Abstract

L'inquinamento dell'aria in Ticino è caratterizzato da due fenomeni diversi. Da una parte abbiamo lo smog invernale, caratterizzato durante i mesi invernali da condizioni di inversione termica che causano il ristagno dell'aria e impediscono il ricambio delle masse d'aria e provocano un aumento delle polveri in sospensione, tra cui anche le famigerate PM10. Dall'altra in estate il forte irraggiamento solare e le alte temperature danno origine allo smog fotochimico estivo, di cui l'ozono è il principale indicatore. Se per quest'ultima evenienza il Cantone Ticino ha elaborato una consolidata strategia di misure stagionali, che prevede un'informazione rafforzata, la promozione estiva del trasporto pubblico tramite la campagna Ozono Arcobaleno al 50% ed eventualmente misure urgenti di limitazione della velocità autostradale, per quanto concerne lo smog invernale eventuali proposte erano ancora in fase di elaborazione. Nel gennaio 2005 è stato così pubblicato dal Dipartimento del territorio uno studio intitolato "Strategia di lotta allo smog invernale al Sud delle Alpi", suddiviso in quattro parti principali. Lo studio ha perseguito i seguenti obiettivi legati allo smog da polveri fini: valutazione delle emissioni e delle immissioni di polveri fini al Sud delle Alpi, raccolta dello stato delle conoscenze sugli effetti nocivi sulla salute umana, elaborazione di un catalogo di misure preventive contro lo smog con una valutazione della loro efficacia e proposta di strategia di lotta allo smog invernale all'attenzione del Consiglio di Stato.Verranno qui di seguito illustrati i principali risultati scaturiti.

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