La qualità dei dati OASI: applicazione nel campo del monitoraggio dell'inquinamento dell'aria

Andretta, Marco and Bernasconi, Angelo and Bernasconi, Giovanni and Cereghetti, Nerio and Colombo, Luca (2006) La qualità dei dati OASI: applicazione nel campo del monitoraggio dell'inquinamento dell'aria. Dati – statistiche e società, 2 (2). pp. 106-114. ISSN 1424-9790

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Abstract

Con l’Osservatorio Ambientale della Svizzera Italiana (OASI) la Sezione protezione aria, acqua e suolo (SPAAS) del Dipartimento del territorio si è dotata di uno strumento che completa l’osservazione ambientale permanente e introduce una gestione dei dati moderna e flessibile affiancata da un sistema informativo trasparente e di rapido accesso [1,2]. Il sistema informativo OASI offre agli specialisti notevoli facilitazioni nel reperire in un solo “luogo” tutti i dati necessari. Dati con un livello omogeneo di qualità e precisione (scelta dei sistemi di misura secondo standard nazionali e internazionali, monitoraggio e manutenzione degli strumenti, trattamento e correzione dei dati). Ma l’osservatorio ambientale non è unicamente al servizio del ricercatore, degli uffici cantonali incaricati del monitoraggio ambientale o del legislatore; esso permette di informare la popolazione con trasparenza e tempestività sull’evoluzione dei vari indicatori legati al carico ambientale [2]. Grazie ai tempi brevissimi che intercorrono tra la raccolta dei dati dalle stazioni di misura, le varie fasi di trattamento dei dati, e la pubblicazione di questi, sono possibili analisi “del giorno dopo” o addirittura “dell’ultima ora”.Tuttavia per un simile impiego è importante dotare il sistema informativo OASI di un sistema di controllo della qualità dei dati in grado di identificare in maniera automatica i valori anomali, cioè tutti quei valori che hanno delle caratteristiche che differiscono di molto da quello che ci si poteva aspettare. In questo contributo presentiamo un concetto di controllo della qualità dei dati, che è stato completato e affinato per essere applicato al settore della protezione dell’aria in collaborazione con il Laboratorio Energia Ecologia Economia (LEEE) della Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana. Scopo dello studio è di approfondire e definire nel dettaglio le procedure di validazione e analisi dei dati per il settore aria sulla base sia dell’esperienza acquisita in 15 anni di rilevamenti, sia con l’analisi delle serie di dati storici (andamenti stagionali “normali” o situazioni straordinarie). In particolare il lavoro di analisi del LEEE ha evidenziato che il metodo dei cluster permette di definire “giornate tipo” per i vari inquinanti atmosferici e nei diversi luoghi di misura, che possono in seguito essere utilizzate per identificare andamenti sospetti nei parametri rilevati.

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