Impegno nello studio e percezione di accesso al lavoro dignitoso in studenti iscritti in una formazione di livello ISCED 4-6

Zambelli, Camilla and Crotta, Francesca and Marcionetti, Jenny (2022) Impegno nello studio e percezione di accesso al lavoro dignitoso in studenti iscritti in una formazione di livello ISCED 4-6. In: XXI Congresso Nazionale SIO. Università degli studi di Padova. L'orientamento che sta dalla parte giusta: dell'inclusione, della sostenibilità e della giustizia sociale e ambientale, 14 Gennaio 2022, Online. (Unpublished)

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Abstract

Da alcuni studi (Yin Ma et al., 2021) sembra emergere una relazione positiva tra impegno dimostrato nello studio (Boulton et al., 2019; Zhoc et al., 2019) e percezione della possibilità di accesso a un lavoro dignitoso nella regione in cui si vive (Duffy et al., 2016; Yin Ma et al., 2021). Il presente contributo ha lo scopo di ampliare le conoscenze sui predittori di questi due costrutti in un campione di studenti (n=882) iscritti al primo anno di una formazione professionale di livello ISCED 4-6 (conseguente all’ottenimento di un diploma di secondario II) in Canton Ticino (Svizzera). I dati sono stati rilevati con un questionario online composto da scale validate per la misura di ciascun costrutto incluso nello studio e una domanda singola per vagliare la percezione della possibilità di accesso a un lavoro dignitoso. I risultati di un modello di equazione strutturale mostrano innanzitutto che il capitale psicologico – composto dalle tre dimensioni di speranza (Snyder et al., 1991), ottimismo (Scheier et al.,1992) e resilienza (Di Maggio et al., 2016) –, l’equilibrio vita privata-lavoro (Delecta, 2011; Knecht et al., 2016) e un valore elevato dato alla formazione (Eccles et al.,1998) influirebbero positivamente e significativamente sull’impegno dimostrato nei confronti dello studio. Inoltre, le prime due dimensioni sembrano avere un effetto positivo sulla percezione di poter trovare un lavoro dignitoso. Esaminando l’effetto di alcuni moderatori, si evidenzia che a uno statuto socioeconomico più svantaggiato si associa un minor equilibrio vita privata-lavoro e che se alle donne è associato un maggior impegno nello studio, agli uomini è correlata una percezione più positiva del proprio capitale psicologico. I risultati di queste analisi suggeriscono che lavorare sulla percezione del proprio capitale psicologico (soprattutto delle donne) e sull’equilibrio vita privata-lavoro (soprattutto per chi proviene dalle famiglie più svantaggiate) potrebbe sviluppare effetti positivi sull’impegno messo in atto nello studio e sulla percezione della propria possibilità di ottenere un lavoro dignitoso in futuro.

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