La partecipazione al processo creativo tra approfondimento relazionale e tecnologie innovative Voce alle sperimentazioni progettuali "Rete della Cultura Inclusiva" e “Addvibes”

Donnarumma, Valeria and Mainardi, Michele and Pitton, Paola and Stocker, Sara and Forini, Danilo and Luraschi, Michela (2021) La partecipazione al processo creativo tra approfondimento relazionale e tecnologie innovative Voce alle sperimentazioni progettuali "Rete della Cultura Inclusiva" e “Addvibes”. In: Digitalizza la cultura. Nuove mediazioni dei patrimoni audiovisivi., 27 Ottobre 2021, Lac - Lugano Arte e Cultura.

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Abstract

Presentazione congiunta dei progetti "Rete della Cultura Inclusiva in Ticino" - Valeria Donnarumma e "Addvibes" - Giulio Zaccarelli. Con il progetto pilota congiunto «Rete della Cultura inclusiva in Ticino» (Settembre 2020 – Agosto 2021), il Servizio Cultura inclusiva di Pro Infirmis svizzera e la Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI) e il Centro competenze bisogni educativi scuola e società (BESS) del Dipartimento formazione e apprendimento (DFA), si sono uniti per promuovere la partecipazione diretta delle persone con disabilità alla vita sociale e culturale in Ticino, tentando di sviluppare un’offerta culturale maggiormente inclusiva e quindi accessibile a tutti. Per raggiungere questo scopo è stata costituita una rete culturale inclusiva: un gruppo di lavoro trasversale che ha coinvolto persone con diverse tipologie di disabilità ma anche professioniste e professionisti già attivi nell’ambito dell’inclusione presso realtà sociali e culturali del territorio come Pro Infirmis Ticino e Moesano, il MASI, il LAC, la Pinacoteca Züst, il Museo Vincenzo Vela, l’Ideatorio di Lugano, e molte altre ancora. Seguendo il metodo del Design Thinking, i 30 partecipanti hanno preso parte a diversi workshop lavorando insieme all’identificazione di criticità, punti positivi, opportunità e rischi per la cultura inclusiva in Ticino. Dagli incontri è emerso che gli adattamenti in favore dell’accessibilità dovrebbero essere integrati nelle attività correnti delle istituzioni, così come la considerazione che le comunità di minoranza non debbano sentirsi in dovere di partecipare ad attività culturali e sociali unicamente quando l’offerta è pensata ad hoc per loro: l’accessibilità così concepita continuerebbe a mantenere in sé un forte elemento discriminatorio. Allo stesso tempo si è rilevato che essere sempre accessibili a tutti risulta essere un’operazione molto complessa e articolata. Resta comunque necessario e auspicabile operare in questa direzione ogni volta che se ne presenti la possibilità. Il progetto ha inoltre evidenziato il fatto che lo sviluppo di una cultura dell’accoglienza, sensibile alle esigenze di pubblici specifici, risulta essere molto funzionale per favorire l’inclusione rispetto ad esclusivi adattamenti tecnici. Un’empatia e un’attenzione particolare supplisce ad altre mancanze di tipo più strutturale. Il gruppo di lavoro ha poi individuato come obiettivo prioritario la costituzione di un polo di coordinamento per la cultura inclusiva in Ticino la cui implementazione coinvolgerebbe tanto le istituzioni culturali quanto quelle sociali e permetterebbe di incentivare e supportare una maggiore cultura dell’accoglienza. L’obiettivo intrinseco è anche quello della creazione di posti di lavoro in ambiti culturali per persone con disabilità. I sotto obbiettivi individuati prevedono inoltre lo sviluppo di una comunicazione tra attori sociali e culturali più efficace; le facilitazioni di accesso agli spazi e ai contenuti culturali offerti e una maggiore sensibilizzazione e formazione.

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