Luce verde del Tribunale federale alla tassa di collegamento

Cattelan, Sacha (2020) Luce verde del Tribunale federale alla tassa di collegamento. Novità Fiscali. pp. 680-689. ISSN 2235-4565

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Abstract

Sentenze TF n. 2C_664/2016, n. 2C_731/2016, n. 2C_750/2016, n. 2C_763/2016, n. 2C_765/2016, n. 2C_730/2016, n. 2C_767/2016, n. 2C_713/2016, n. 2C_667/2016, n. 2C_668/2016, n. 2C_700/2016, n. 2C_753/2016, n. 2C_757/2016, n. 2C_755/2016, n. 2C_667/2016, n. 2C_766/2016, n. 2C_754/2016, n. 2C_768/2016, n. 2C_751/2016, n. 2C_749/2016, tutte del 25 marzo 2020. Secondo il Tribunale federale la tassa di collegamento non lede i principi costituzionali della legalità, della libertà economica e della garanzia della proprietà privata. Inoltre non viola la parità di trattamento. Queste, in estrema sintesi, le motivazioni che hanno spinto il Tribunale federale, con sentenza del 25 marzo 2020, a respingere tutti i 19 ricorsi che la contestavano. Secondo l’Alta Corte i ricorrenti “non sono stati in grado di dimostrare che la tassa di collegamento è proibitiva e impedisce loro di realizzare un beneficio conveniente”. Tuttavia, il Tribunale federale richiama l’attenzione del Governo cantonale sul fatto che gli obiettivi perseguiti dovranno essere raggiunti, in mancanza di che la tassa, rivelatasi inutile e vana, si esaurirà in un aggravio finanziario lesivo del principio della parità di trattamento. Tenuto conto dell’esigenza di superare la crisi economica causata dalla pandemia da Covid-19, l’entrata in vigore della tassa di collegamento non avverrà prima del 2022. Il Consiglio di Stato, nella sua seduta del 19 agosto 2020, ha altresì deciso che la tassa non avrà effetto retroattivo. La decisione formale di entrata in vigore sarà presa a tempo debito e comunicata con sufficiente anticipo affinché gli assoggettati possano a loro volta svolgere eventuali attività preparatorie.

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