GOLD Growing old with drugs. Analisi dell’invecchiamento dei consumatori di droga in trattamento di sostituzione e sviluppo di nuovi modelli di presa in carico e di formazione

Caiata Zufferey, Maria and Luciani, Margherita and Prandi, Cesarina and Di Giulio, Paola and Moriggia, Alberto and Pezzoli, Lorenzo (2021) GOLD Growing old with drugs. Analisi dell’invecchiamento dei consumatori di droga in trattamento di sostituzione e sviluppo di nuovi modelli di presa in carico e di formazione. Project Report UNSPECIFIED

Full text not available from this repository.

Abstract

GOLD, acronimo di Growing OLd with Drugs, è un progetto di ricerca multimetodo, interdisciplinare e partecipativo che mira a generare nuove conoscenze sull’invecchiamento delle persone tossicodipendenti in trattamento sostitutivo e a sviluppare proposte di intervento istituzionali e formative per far fronte alle sfide della presa in carico poste da questa popolazione emergente. Nella prima fase del progetto sono stati condotti tre studi con lo scopo di produrre nuove conoscenze. - Il primo ha analizzato la banca dati della Swiss Association for the Medical Management in Substance Users (SAMMSU), che include una coorte di 761 soggetti in terapia sostitutiva con oppioidi seguiti in vari servizi delle tre regioni linguistiche della Svizzera. Si è osservato che i consumatori di più di 50 anni (COTS 50+) sono persone fragili in termini fisici, psichici e sociali, sebbene non sprovvisti di risorse grazie alle quali sono sopravvissuti a decenni di uso di sostanze. - Il secondo studio è basato su focus groups con 40 operatori socio-sanitari con esperienza con COTS 50+ e attivi presso 14 strutture di diverse filiere istituzionali ticinesi. Sono emerse varie sfide nella presa in carico dei COTS 50+, dovute alla resistenza del consumatore, al distress dell’operatore e alla frammentazione della rete. Sono state illustrate anche alcune pratiche professionali virtuose quali il puntellamento del quotidiano, il ripristino identitario e l’ intervento prudenziale. - Abbiamo infine svolto delle interviste con 15 COTS 50+ in Ticino, cogliendo l’esistenza di vari modi di vita e osservando che il consumo non è sempre e solo un segnale di malattia o disagio, ma può essere una pratica sociale, cioè una condotta che ha senso nel quadro della propria esistenza. Nella seconda fase del progetto GOLD abbiamo sottoposto i risultati dei tre studi a 28 operatori socio-sanitari (gli stessi che avevano partecipato alla prima fase e che si sono resi disponibili per la seconda) per disegnare le implicazioni pratiche di quanto osservato. Sollecitando le dinamiche dell’intelligenza collettiva, sono emerse quattro linee d’azione da perseguirsi simultaneamente. Si tratta di aspetti che dovrebbero caratterizzare la presa in carico di tutti i pazienti, ma che per questa popolazione diventano irrinunciabili, pena il cortocircuito dell’operatore, della struttura e del paziente stesso. - La promozione di una relazione ricostruttiva prima che trasformativa. E’ importante sollecitare la narrazione dell’utente per permettergli di dare senso alla sua biografia, di rinforzare i suoi punti di investimento, di disegnare obiettivi forse sub-ottimali, ma soggettivamente significativi. In ultima analisi importa operare una sorta di puntellamento e di ripristino identitario, così da incoraggiare il soggetto a riscoprire autostima e dignità e a sviluppare qualche progettualità. - Lo sviluppo e l’implementazione di modelli di assistenza e strutture orientati alle singolarità, sufficientemente flessibili da tenere conto dei percorsi e dei modi di vita delle persone, delle loro necessità e delle loro rappresentazioni di salute, in una logica di negoziazione terapeutica. - La promozione di reti integrate. I vari attori coinvolti nella presa in carico dei COTS 50+ sono chiamati a conoscersi e a ri-conoscersi, a tenere traccia della biografia dell’utente e a comunicarla quando si interagisce su un caso, così come a valorizzare le specificità delle singole figure professionali, facendole partecipare, secondo la loro natura, alla costruzione di progetti condivisi. - L’accompagnamento dell’operatore attraverso da un lato, una formazione di base e continua mirata a sostenere l’orientamento alle singolarità, la relazione ricostruttiva e le reti integrate, e dall’altro, la promozione di spazi e tempi di riflessività. Questi sono necessari affinchè l’operatore possa costruire il senso della propria azione professionale, definirne man mano le modalità e i fini in assenza di soluzioni preconfezionate, esponendo, argomentando e validando il proprio intervento attraverso il confronto con altri operatori.

Actions (login required)

View Item View Item