Medicina di gruppo: condizione necessaria per cure primarie efficaci ed efficienti?

De Pietro, Carlo (2019) Medicina di gruppo: condizione necessaria per cure primarie efficaci ed efficienti? In: 17 º corso di aggiornamento per il medico di base, 25-27.9.2019, Giubiasco. (Unpublished)

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Abstract

L’organizzazione tradizionale delle cure primarie in Svizzera è basata sullo studio medico in cui quest’ultimo, in genere aiutato da un assistente di studio, cura i propri pazienti e prescrive eventuali terapie o servizi (es. di assistenza e cure a domicilio) erogate da altri professionisti o altre istituzioni. Pur centrale, il medico di famiglia risulta poco integrato agli altri servizi (i) sia sul piano organizzativo e tecnico (per lo più lavora in una “solo practice”, ha sistemi informatici poco o per nulla integrati con quelli adottati dagli altri attori del sistema sanitario, ecc.), (ii) sia sul piano istituzionale (mantiene lo statuto di professionista liberale indipendente, senza particolari accordi né con gli altri attori del sistema, né con gli assicuratori che anzi hanno l’obbligo di contrarre e sostanzialmente trattare tutti gli studi allo stesso modo). Questa collocazione organizzativa e istituzionale pone il medico di famiglia nelle migliori condizioni per contribuire all’efficacia e alla sostenibilità del sistema sanitario svizzero? Le evoluzioni in corso nei paesi occidentali sembrano in larga misura tendere ad integrare gli attori delle cure primarie, in modo da ottimizzare – sia sotto il profilo dell’efficacia e dell’appropriatezza clinica, sia sotto quello dell’appropriatezza organizzativa – le cure richieste da una popolazione dominata da malattie croniche e polimorbidità. È questo il caso dei centri di salute in Spagna, delle case della salute in Italia, dei servizi ambulatoriali per gli esterni sorti all’interno delle case per anziani o a seguito di riconversioni di strutture un tempo piccoli ospedali per acuti, ecc. Tutti contesti in cui il medico di famiglia lavora in modo più integrato con altri professionisti (infermieri, fisioterapisti, dietisti, tecnici per la radiologia di base, farmacisti, ecc.) e con medici specializzati su patologie rilevanti per le cure primarie. Finora tale evoluzione in Svizzera ha avuto scarsa diffusione per ragioni “storiche” e culturali, ma anche per importanti ostacoli posti dalle basi legali relativi alle competenze professionali, dai sistemi di rimborso LAMal, ecc. E la medicina di famiglia è restata relativamente poco presente anche nel dibattito, sostanzialmente incapace di un ruolo proattivo e propositivo, limitandosi per lo più a reagire – e in modo non unitario – di fronte a evoluzioni da essa non governate.

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